Need we say More!

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Need we say More!

Il racconto della cena chicken wings&beer colpisce la fantasia di N. che decide di invitarci a sua volta a godere insieme a lui di questa prelibatezza americana.
Il posto scelto dall’armeno è però molto diverso da quello frequentato dal family man: si tratta di un Ker’s Winghouse e, chi nel passato è stato con me da Hooters, può immaginare di che posto si tratti.

È una semplice ricetta di marketing trasformata in franchising: programmi sportivi su maxischermi, birraccia, ali di pollo… e formose cameriere in shorts e maglietta.

Il fatto poi, che la divisa preveda per regolamento degli spessi collant e reggiseni imbottiti da quel tocco di America, che è come dire «non sono realmente delle cameriere sexy, sono solo delle ragazze vestite da cameriere sexy». Secondo N. un locale per famiglie.

L’ambiente, in realtà è piacevolmente virile e balordo anche se, dopo quasi un mese di lontananza da casa, l’ondeggiare elsatico di seni prosperosi mi provoca una certa nostalgica malinconia.

2 Risposte to “Need we say More!”

  1. Bhe… Tu continui a frequentare attrazioni da parco giochi, i commenti sono immediati: i locali sexy, in america, sono tutti locali per famiglie! E’ una questione di metro di misura…

  2. E’ una questione di metro di misura…
    poi qui usano le miglia ed i galloni!

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